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Sostenibilità

Tre punti importanti che mi sono imposto di rispettare quando tanti anni fa decisi di continuare l'attività dei miei genitori e dei miei nonni di produrre vino:

 

Primo punto: salvaguardia della salute del consumatore.

Secondo punto: salvaguardia dell'ambiente.

Terzo punto: salvaguardia di uno stile di vita il più possibile naturale.

 

La viticoltura sostenibile permette di produrre vini di alta qualità. Gli standard che permettono di mettere a fuoco questa procedura (viticoltura sostenibile) sono la biodiversità, il suolo, l'acqua e l'aria, l'energia, i prodotti chimici, la gestione dei sottoprodotti.

 

La biodiversità

La diversità biologica è importante per la salute e la stabilità del vigneto.

L'obiettivo, quindi, è creare e conservare una vigna ecologicamente equilibrata, inserita nell'ambiente e nell'ecosistema caratterizzato da piante e animali.

 

Gli insetti predatori.

Il misto di essenze erbacee che noi piantiamo tra i filari hanno la caratteristiche e le qualità per essere rifugio e attrazione nei confronti di molte famiglie di insetti predatori, come i coccinellidi e i crisopidi, che nello stadio larvale si nutrono di uova e di afidi, lepidotteri e acari.

 

 

Per promuoverere la biodiversità bisogna esercitare un controllo dei parassiti, delle malattie e delle infestanti.

Promuovere la biodiversità significa creare un equilibrio nel vigneto per il controllo dei parassiti, delle malattie infestanti e cercare di aumentare la struttura e la qualità del suolo.

 

Miscela di essenze erbacee attrattive nei confronti di famiglie di insetti predatori.

 

 

Uno dei modi migliori è mantenere nel vigneto un tappeto erboso naturale fonte di nettare per attrarre gli insetti utili, produrre batteri, organismi e nutrienti essenziali per la salute della vite.

Valorizzare il luogo in cui è inserito il vigneto aiutando a conservare e a favorire l'insediamento della fauna selvatica all'interno del vigneto.

Per quanto riguarda il suolo è importante evitare l'erosione, fare campionamenti periodici del suolo per la sua sostenibilità, gestendo in modo mirato i nutrienti, controllando le erbacce, conservando quindi la biodiversità.

Un altro punto importante è la registrazione delle quantità di rame usato, monitorando i livelli sul terreno per evitare che questo colpisca gli organismi del suolo creando un'alterazione nella crescita.

Monitorare, analizzare e misurare l'utilizzo di acqua in cantina e nel vigneto mettendo in atto procedure per limitarne l'uso.

Assicurarsi sempre che i macchinari irroratori abbiano una tecnologia avanzatissima in modo da regolare la distribuzione e la calibratura, cercando di colpire solo le parti su cui si deve intervenire per ridurre al minimo la dispersione del prodotto.

Garantire al personale coinvolto nelle lavorazioni del vigneto le procedure che assicurino metodologie che salvaguardino la loro salute e il loro benessere psicofisico.

Per quanto riguarda l'uso dell'energia elettrica, adottare pratiche di gestione efficaci a ridurre il consumo elettrico, tenendo continuamente monitorato il consumo stesso.

La viticoltura per me deve puntare ad una produzione di qualità di uva e di vino, assicurando i consumatori che i metodi impiegati abbiano il minor impatto possibile sull'ambiente e sulla salute umana.

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